Metodo Pilates

Che cosa è il Pilates?

Il metodo e le sue origini

Il metodo – ideato agli inizi del 900’ da Joseph H. Pilates e originariamente denominato Contrology, per la possibilità di controllare il corpo attraverso la mente – racchiude un programma di esercizi volti a rinforzare in particolare i cosiddetti muscoli posturali, ossia quei muscoli che hanno la funzione di tenere il corpo bilanciato e forniscono un supporto essenziale alla colonna vertebrale.

Metodo Pilates single legSi tratta di oltre 500 esercizi, che nascono dal connubio di diverse discipline occidentali ed orientali (yoga, arti marziali, danza, Tai Chi e altre discipline) con l’intento di rendere le persone più consapevoli del proprio corpo e di ottenere, grazie ad una pratica regolare, maggior forza, resistenza oltre ad un benessere fisico e psichico.

L’efficacia di questa tecnica consiste nella sua versatilità, potendo proporre un allenamento sempre vario che bene si adatta alle diverse posture o necessità fisiche di ciascun individuo. Non a caso il Pilates viene consigliato molto spesso quale attività ottimale in una fase di riabilitazione.

 

Chi era Joseph Pilates?

Originario di un paesino della Germania, Joseph H. Pilates nacque nel 1880. Figlio di un atleta pluripremiato e di una naturopata, Joseph era un bimbo magro e cagionevole di salute. Soffriva infatti di asma, rachitismo e febbre reumatica, che incisero in fase di crescita provocando alcune alterazioni posturali e creando non poche difficoltà di movimento.

Fu proprio da questi limiti fisici che scaturì il suo interesse e lo stimolo ad uno studio attento legato alla biomeccanica del corpo unito al corretto utilizzo della respirazione. Iniziò così ad allenarsi costantemente per rinforzare il suo corpo.

Curioso, estroso e grande osservatore non si limitò allo studio dell’universo umano ma analizzò molto attentamente anche il movimento negli animali e prese spunto da svariate discipline legate alla cultura orientale, convincendosi sempre di più dell’importanza della concentrazione al fine di poter raggiungere un equilibrio ideale tra corpo, mente e spirito.

Joseph PilatesCon grande determinazione superò i suoi problemi fisici, raggiungendo discreti risultati nel campo della boxe, prima di trasferirsi in Inghilterra dove iniziò a lavorare nel circo e divenne un famoso circense e istruttore di difesa personale.

Con l’inizio della Prima Guerra Mondiale, Joseph venne internato a causa della sua nazionalità.  Fu durante questa esperienza che iniziò a sviluppare il suo metodo sperimentando alcuni esercizi sugli altri internati, dando lezioni di autodifesa e insegnando loro un’attività motoria che potesse rinforzare il loro corpo.

Grazie agli ottimi risultati ottenuti con gli internati, una volta terminata la guerra, Joseph tornò in Germania dove gli venne proposto di allenare la polizia militare di Amburgo.

In questo stesso periodo Pilates iniziò ad avvicinarsi anche al mondo della danza lavorando con personalità di spicco quali il ballerino e teorico della danza Rudolf Laban, che lo aiutò ad ampliare la sua visione e le sue teorie sulle potenzialità di movimento del corpo o Mary Wigman, famosa ballerina e coreografa che introdusse alcuni degli esercizi del Metodo Pilates come riscaldamento nelle sue lezioni di danza.

Parallelamente continuò a lavorare con i reduci di guerra in fase di riabilitazione. Installò delle corde alle estremità dei letti d’ospedale in modo da immobilizzarne le estremità e successivamente aggiunse delle carrucole. Fu così che Joseph Pilates iniziò a immaginare e a creare le famose macchine (Reformer, Chair, Cadillac) che vengono utilizzate ancora oggi in tutto il mondo.

Intorno alla metà degli anni ’20 si trasferì negli Stati Uniti insieme alla moglie Clara dove riuscì ad integrare e ampliare il suo metodo grazie a un proficuo confronto con ballerini ed alcuni dei più famosi coreografi tra cui Ted Shawn, Jerome Robbins, George Balanchine e Martha Graham.

Il suo metodo si diffuse rapidamente tra personalità di spicco dello spettacolo, ballerini e artisti dell’epoca, affermandosi oggi quale tecnica di allenamento tra le più note e apprezzate in campo riabilitativo e che ha trovato la sua migliore applicazione nello sviluppo quotidiano del miglioramento postulare di tutti noi.

I principi cardine del Pilates

Nonostante questa tecnica si possa davvero declinare in svariate tipologie di allenamento, tutti gli esercizi partono da alcuni principi cardine:

  • RESPIRAZIONE – In sintonia con ciascun movimento, la respirazione ha molteplici scopi: inspirare ed espirare correttamente durante lo svolgimento dell’esercizio aiuta a intercettare più facilmente la fascia addominale (evitando così inutili tensioni in altre zone del corpo); promuove una miglior ossigenazione del sangue; da un ‘ritmo’ interno al corpo in movimento e non da ultimo favorisce la concentrazione mentale
  • CONCENTRAZIONE – Attraverso la concentrazione ci si pone in una condizione di “ascolto” nei confronti del proprio corpo
  • CONTROLLO – Il controllo del corpo parte dalla mente, che anticipa l’esecuzione dell’esercizio, per poter acquisire la padronanza di ogni movimento, sapendo quali muscoli andare a intercettare così da svolgere l’esercizio in maniera adeguata e sicura ed evitando al contrario un lavoro traumatico e dannoso
  • BARICENTRO – Definito anche Power House, rappresenta il centro di forza e di controllo di tutto il corpo
  • FLUIDITÀ’ – Ogni movimento, perfettamente controllato e coordinato attraverso una corretta respirazione, potrà così diventare armonico e fluido.
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